ECONOMIA &LAVORO

 
 
 
giovani imprenditori:
come ripartire dopo la crisi
 
HOME DEL DOSSIER
Cronaca del convegno
Archivio Online

Berlusconi: sugli sgravi fiscali
risposta concreta entro 15 giorni

dall'inviato Piero Fornara

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
13 giugno 2009

SANTA MARGHERITA LIGURE – Nella seconda e conclusiva giornata del convegno dei Giovani Imprenditori «Dopo! La crisi, l'Italia e come prepararsi per ripartire» ha appena cominciato il suo intervento il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, prima della leader di Confindustria Emma Marcegaglia. Berlusconi che ha spiegato di aver già ricevuto le relazioni di Marcegaglia e Guidi, «relazioni che condivido in pieno... E a proposito - ha precisato - vi dico una cosa: daremo una risposta concreta alle vostre richieste entro 15 giorni». Ieri, esponendo le sue "tesi", la presidente dei giovani imprenditori Federica Guidi ha chiesto al governo sgravi fiscali per rilanciare lo sviluppo.

Sulla recente tornata elettorale Berlusconi ha detto: « Il risultato delle elezioni amministrative è stato «un cataclisma» per l'opposizione. «Possiamo governare per i prossimi quattro anni», ha sottolineato: abbiamo ottenuto«risultati straordinari, che sono andati oltre il 50% dei consensi in molte situazioni, con una media del 42%»

Rispetto al tema delle infrastrutture, il Premier ha detto: sui lavori pubblici «tutto procede».
«Dal primo settembre a fine novembre - ha spiegato il premier - abbiamo inaugurato 19 nuovi cantieri e abbiamo fatto uno stanziamento di 17 miliardi»

Sul terremoto, il Cavaliere ha detto: «Cominceremo a consegnare i primi appartamenti interamente ammobiliati a partire dal 15 settembre e completeremo le consegne entro il 30 novembre». «Credo sia un miracolo, è una sfida coraggiosa ma sono sicuro che riusciremo a farlo».

Sul tema dell'Europa., ha aggiunto: Il risultato delle Europee porta il Pdl «nella situazione di essere decisivi dove il partito popolare assumerà le sue decisioni. Saremo decisivi, influenti, molto influenti sulle decisioni da assumere»

Il presidente del Consiglio era giunto in nottata nella sua casa di Paraggi. Domenica nel primo pomeriggio Berlusconi dovrebbe partire da Genova per Washington dove è atteso per l'incontro con il presidente degli Usa, Barack Obama. In mattinata non c'è stato il previsto dibattito con il segretario del Partito democratico Dario Franceschini. Ha invece preso la parola il presidente della regione Liguria Claudio Burlando che ha chiesto «azioni molto forti e molto incisive» rilevando che si tratta «della prima crisi che subiamo da quando il mercato del lavoro è stato molto flessibilizzato». Burlando ha sottolineato l'impegno della sua Regione anche in termini di finanziamenti per gli incentivi necessari a sostenere l'occupazione («venerdì prossimo faremo un accordo importante, investiamo 50 milioni di euro», ha detto); è necessario «salvaguardare certamente il Paese, ma lavoro e professionalità investendo risorse pubbliche. Bisogna evitare una dispersione delle nostre professionalità». Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha difeso gli interventi di politica economica del Governo contro la crisi: «Le aziende devono essere dinamiche per essere pronte a ripartire non appena ci saranno i primi segnali positivi di ripartenza del ciclo congiunturale. Ma le banche devono ripensare i loro modelli gestionali», ha detto. Secondo il ministro «il modello dei grandi agglomerati creditizi ha creato centralizzazioni, burocratizzazioni e irrigidimento dei processi di valutazione del credito».
«Dal governo ci aspettiamo molto – ha affermato Diana Bracco, presidente del Progetto ricerca e innovazione e Expo 2015 di Confindustria, intervenendo nella tavola rotonda della mattinata – Ci aspettiamo innanzitutto che vengano fatte quelle riforme che incidono sulla spesa corrente e permettono di liberare risorse da investire nella tenuta del sistema industriale». Lo sforzo, «deve essere quello di accompagnare un percorso di riforma per uscire più forti dalla crisi». Bracco ha ricordato «le lungaggini burocratiche» che gravano sulle imprese e la «montagna di crediti» nei confronti della pubblica amministrazione. Al governo ha chiesto anche di «mettere la ricerca e l'innovazione al centro della politica di sviluppo. Non diciamo che, come in altri paesi, si dovrebbe concentrare tutte le competenze in un unico ente ma che almeno vi sia un grande commitment della Presidenza del Consiglio intorno a un piano nazionale».

13 giugno 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-